I destini di un distratto pittore, la ragazza della porta accanto, il custode di un antico castello, un giovane sposo, si intrecciano fino a scontrarsi in un bosco nei pressi di Savona, la patria del chinotto. Le disavventure di questi inconsapevoli eroi si ingarbugliano in due storie parallele intrecciate viscosamente e tenute assieme dall´ombra di una antica leggenda che sembra avere tutta l´intenzione di tornare di moda.
Questa prima opera dal budget ridottissimo ha segnato l´inizio di una passione pluridecennale. Lo stile è stato ispirato per una metà a quello di Mario Bava e per l´altra a Dario Argento. La post-produzione non si è mai conclusa, ma questa piccola gemma ha dato inizio - prima ancora di essere pienamente compiuta - ad una produttiva e trascinante passione cineamatoriale, anche se alcune delle persone presenti nel cast e dietro la macchina da presa ormai non fanno più parte del gruppo, ma che ci sentiao in dovere di ringraziare sia per il loro apporto pratico alla stesura della sceneggiatura e alle riprese, sia in termini di impatto sul progetto e sulle persone del gruppo per la loro energia e per l´enorme cultura cinematografica.
horror experimental low-budget